In questi ultimi anni sempre di più si combatte controllo lo spreco in termini ecologici ed economici, oltre ai tanti prezzi aumentati, che ci fanno spendere di più e perché no due soldini extra nel portafoglio non dispiacciono: ecco perché ho deciso di proporre tra i miei servizi la consulenza anti-spreco.

Molti vedono la dieta come un “mangio poco per dimagrire” questo non è però mai vero.

La dieta, come da etimologia del termine, indica uno stile di vita, che quindi può essere più o meno salutare.

Uno stile di vita sano non solo dona benessere e giova alla salute, ma aiuta anche a livello ambientale ed economico.

Avere un proprio programma di alimentazione, permette di sapere già all’inizio della propria settimana quali saranno gli alimenti da comprare, e quindi permette di essere più oculati nelle scelte e negli acquisti.

Quante volte capita che c’è la mozzarella nel frigo e sta per andare a male? Ma come mai quella mozzarella è lì? Quando l’abbiamo comprata probabilmente pensavamo di consumarla, ma alla fine non la abbiamo mangiata.

Questo può significare doversi trovare a mangiare avanzi per diversi giorni, e può portare a non avere quindi uno stile di vita sano.

Con la consulenza anti-spreco l’idea è quella di avere una propria linea guida per sapere come e cosa comprare per stare bene in primis e per ridurre gli sprechi.

consulenza anti-spreco
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Come si struttura questo percorso?

In un primo incontro si cerca di capire le abitudini e i gusti sia personali che della famiglia che viene coinvolta.

L’obiettivo è di non stravolgere le proprie abitudini, ma creare un giusto compromesso.

In base a queste abitudini viene fornito un esempio di 14 o 28 giorni di ricette e di idee di pasti a cui si abbina una lista della spesa personalizzata in base ai propri gusti.

Tutto rispetta le vostre esigenze: ad esempio avrete più liste se fate la spesa 2 o 3 volte a settimana.

Nelle ricette inoltre avrete anche delle idee per eliminare gli sprechi e riciclare degli alimenti che possono essere in scadenza.

Dopo il primo incontro si lasciano trascorrere due mesi e si programma un nuovo incontro per capire come stia andando il percorso e quali sono stati i risparmi ottenuti (vi assicuro che ci saranno). 😉

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Serve portare qualcosa al primo incontro?

Assolutamente no, possono essere utili gli scontrini delle ultime spese fatte.

Viene richiesto prima dell’incontro di raccogliere per qualche giorno degli esempi di giornate alimentari in modo da avere già una traccia utile per elaborare il vostro piano.

Ovviamente questo percorso vale per chiunque.

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