Gli asparagi (il cui nome scientifico è Asparagus officinalis L.) sono ortaggi che fanno parte della categoria di verdure a fusto (come anche sedano, finocchi). Crescono in primavera, nel periodo tra marzo e giugno. Presentano ottime proprietà nutritive: contengono gli amminoacidi essenziali per il nostro organismo (ad esempio il triptofano), hanno un ottimo contenuto di fibra (in particolare cellulosa) e infine gli zuccheri in essi contenuti sono a basso indice glicemico. Inoltre hanno varie proprietà benefiche evidenziate da ricerche scientifiche. Già nell’antichità erano ampiamente utilizzati a scopo curativo (ad. esempio in Cina ed in India), ma ancora oggi vengono usati anche sotto forma di decotti.

asparagi

ORIGINE E COLTIVAZIONE DEGLI ASPARAGI

Originariamente gli asparagi venivano coltivati in Asia minore e sul Mar Mediterraneo. Oggigiorno sono invece diffusi in quasi tutto il mondo: la Cina ne è il principale coltivatore mentre il Perù ne è il maggior esportatore. In Italia è un ortaggio coltivato in diverse regioni e la maggior parte della produzione è localizzata in Piemonte e in particolare nella zona di Langhe e Roero. 

TIPOLOGIE DI ASPARAGI

Esistono diversi tipi di asparagi che si distinguono in base alla loro colorazione  che può essere:

  • verde;
  • bianco;
  • verde-viola;
  • blu-viola;
  • rosa.

La principale differenza di colore (verde e bianco) è dovuta all’esposizione al sole dell’asparago. Infatti l’asparago bianco viene raccolto prima di venire a contatto con la luce del sole. Mentre quello verde viene raccolto dopo essere stato esposto al sole. Caso particolare è l’asparago rosa di Mezzago (un comune della provincia di Monza e della Brianza) che viene raccolto poche ore dopo l’alba. Quindi riceve una minima esposizione alla luce che gli conferisce la peculiare punta rosa, mentre il resto dell’ortaggio rimane bianco.

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Nella foto sono rappresentate tre tipologie di asparagi: a) asparago verde; b) asparago bianco; c) asparago verde-viola.



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L’asparago rosa è una tipologia di asparago De.C.O (denominazione comunale) poiché coltivato solo a Mezzago (in provincia di Monza e della Brianza) e per questo è un prodotto molto pregiato.




COMPOSIZIONE NUTRIZIONALE

Di seguito i valori nutrizionali degli asparagi riportati dalle tabelle di composizione dell’IEO (Istituto Oncologico Europeo). Come si può notare l’asparago di campo ha un contenuto di vit. A e di β-carotene maggiore dell’asparago coltivato in serra.

PROPRIETA’ BENEFICHE

I nutrienti presenti negli asparagi li rendono un ortaggio con molte proprietà nutrizionali. Bisogna però dire che i nutrienti si distribuiscono in modo non omogeneo in questa verdura: nella parte del gambo vi è una maggior quantità di fibra alimentare al contrario della punta dove vi sono proteine e zuccheri. Vediamo le proprietà dell’asparago:

Fibra

La fibra alimentare presente nell’asparago è di due tipi infatti è presente sia quella indigeribile (principalmente rappresentata dalla cellulosa e dalla lignina) e quella digeribile (rappresentata dalle pectine).  

Fibra indigeribile

La parte di fibra indigeribile gioca un ruolo importante nel mantenimento del peso e nel controllo della glicemia  poiché regola il senso di sazietà a livello dello stomaco rallentandone lo svuotamento, e regola l’assorbimento degli zuccheri nell’intestino sia influenzando la produzione di ormoni, sia riducendo la produzione di amilasi (un enzima che aiuta nella digestione degli zuccheri) e infine in alcuni casi si è evidenziato essere in grado di creare una barriera che impedisce l’assorbimento degli zuccheri a livello intestinale. 

Fibra digeribile

La componente di fibra digeribile sembra invece avere attività antitumorale, sebbene fin’ora si sono studiati solo gli zuccheri in forma di polvere. Non vi sono quindi evidenze sull’efficacia tramite ingestione per via alimentare. Da un altro punto di vista però hanno potere benefico sull’intestino in quanto le pectine permettono di ridurre le situazioni di diarrea e come prebiotici sono fondamentali per il benessere della flora intestinale. e di β-carotene maggiore dell’asparago coltivato in serra.

Folato

Un altro nutriente presente negli asparagi è il folato (che in realtà è una vitamina anche conosciuta come acido folico) il quale mantiene stabile il livello di omocisteina nel sangue. Quest’ultima se presente in quantità eccessiva nel sangue può causare problemi cardiaci. Inoltre l’acido folico è consigliato in gravidanza per ridurre l’insorgenza di spina bifida nel feto e nel neonato, ma essendone consigliata l’assunzione come integratore, tramite alimentazione ha minore rilevanza.

Vitamina B12

La vitamina B12 è fondamentale nella riproduzione del DNA, degli amminoacidi e degli acidi grassi, oltre ad essere utilizzata per la digestione ed assorbimento del Ferro.

Selenio

Gli asparagi presentano un ottimo quantitativo di selenio, maggiore di quello contenuto nella carne di maiale e nelle uova (0,56 mg negli asparagi, 0,14 mg nella carne di maiale; 0,06 mg nelle uova). Il selenio è un potente antiossidante.

PROPRIETA’ NUTRIZIONALI

Anti-tumorali

Sicuramente gli asparagi hanno un’azione antitumorale. E’ stata evidenziata la potenzialità di ridurre l’avanzare di tumori a livello del fegato, del seno, del colon, della prostata e dell’endometrio. In tutti questi casi però sono stati presi in studio degli estratti dell’asparago. Questo potere è dato dalle saponine contenute nell’asparago.

Riducono LDL e colesterolo

Le saponine sono costituite da residui zuccherini che si uniscono a una molecola non zuccherina. Nell’asparago le saponine maggiormente presenti sono: asparanina A e yamogenina. Queste molecole si è notato possano agire riducendo i livelli di LDL e di colesterolo presenti nel sangue.

Anti-ossidanti

Negli asparagi sono presenti flavonoidi e polifenoli che gli conferiscono potere antiossidante. Tra questi i più rilevanti sono la rutina e gli acidi idrossicinnamici. La rutina oltre ad avere azione antiossidante migliora la funzionalità dei capillari. Invece gli acidi idrossicinnamici giocano un ruolo preventivo contro: tumori, diabete tipo 2 e malattie cardiovascolari. In questi ortaggi sono anche presenti antocianine, antiossidanti che conferiscono il caratteristico colore degli ortaggi (viola, rosso, blu). Negli asparagi verdi sono presenti, ma in minor quantità minore rispetto a quelli verde-viola.

Anti-infiammatori e riducono i valori pressori

Gli asparagi vengono soventemente associati al loro odore, che permane nelle urine dopo che sono stati consumati. Questo fenomeno, seppur non ancora approfonditamente studiato, sembra essere legato ad alcuni composti solforici (ossia che contengono dello zolfo). Tra questi i più importanti sono l’acido asparagusico, che sembra avere un ruolo anti-infiammatorio (inibisce la COX2), e l’asparaptina, che invece agisce sull’enzima angiotensina-convertasi, e porta così ad una riduzione dei valori pressori. Un’altre molecola che potrebbe conferire il tipico odore è l’asparagina.

Controllo della glicemia

L’asparagina è un amminoacido presente negli asparagi e da cui prende il nome. Tale amminoacido influisce sull’incremento del glucagone nel sangue (l’ormone antagonista dell’insulina). Avrebbe quindi un azione anti-insulinemica. Vi sono state diverse evidenze che gli asparagi, grazie anche agli zuccheri in essi presenti avessero la proprietà di regolare la glicemia e migliorare la condizione di malattia del diabetico. Non è però ancora chiaro se l’odore nelle urine sia dovuto alla presenza in esse dei composti solforici o se sia legato al loro metabolismo.

Per riassumere l’asparago ha diverse proprietà:

anti-tumorale;
anti-ossidante;
anti-infiammatorio;
riduce LDL e colesterolo;
riduce i valori della pressione;
regola la produzione di insulina.

Bibliografia

The bioactive compounds and biological functions of Asparagus officinalis L. – A review; Qingbin Guoa, Nifei Wanga, Huanhuan Liua, Zhenjing Lia, Laifeng Lua, Changlu Wanga; Journal of Functional Foods 65 (2020) 103727; 1-12.

Saponins isolated from Asparagus induce apoptosis in human hepatoma cell line HepG2 through a mitochondrial-mediated pathway.; Yu-bin JiChen-feng Ji, et al.; Current oncology 2012.


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